Deuter Freeride Pro 30

Mercoledì, 28 Settembre 2016

Deuter Freeride Pro 30

Modello: Freeride Pro 30
Produttore: Deuter
Paese: Germania
Prezzo: online € 139.00


Il Freeride Pro 30, della tedesca Deuter, nasce sulle specifiche di chi pratica sci alpinismo, backcountry o splitboard, ma avendo usato un’interna stagione invernale possiamo dire che alla fine è uno zaino polivalente adatto anche per la più tranquilla ciaspolata.
Avendolo provato in tulle le possibili condizioni sportive invernali, in questa recensione cercheremo di illustravi le qualità tecnico/costruttive sia dello zaino che dei materiali impiegati per realizzarlo.


Caratteristiche tecniche e descrizione:
Lo zaino ha una capacita interna dichiarata di 30 litri, anche se l’ottima ergonomia degli spazi lo fa sembrare anche più grande di quello che realmente non è.
Ha un peso di 1.740 Kg
Misura 58 cm in altezza 28 in larghezza e 21 in profondità.

La prima cosa importante che vogliamo sottolineare di questo zaino è la qualità dei materiali con cui è realizzato. Si capisce subito che non stiamo parlando di uno zaino ultralight, ma è altrettanto vero che peso, in questo caso è sinonimo di grande resistenza. I materiali impiegati sono sostanzialmente due: uno è il Deuter-MacroLite 420 un tessuto di nylon, altamente resistente all'abrasione e l’altro è il 330D Micro Rip Pro 6.6, tessuto che si distingue per un’alta resistenza alla trazione e allo strappo. Entrambi i tessuti sono rivestiti in Poliuretano per rendere lo zaino impermeabile fino a 2000 mm.

Lo zaino consente di caricare verticalmente lo snowboard in maniera molto rapida agendo sulle relative cinghie per fissare perfettamente la tavola. Tavola che viene limitata nei movimenti anche grazie al materiale antiscivolo che abbraccia lo snowboard.
Analoga considerazione per gli sci d'alpinismo o la tavola da splitboard. Gli sci possono essere trasportati al centro, in diagonale o ai lati dello zaino.
Un elemento unico che contraddistingue subito questo zaino e lo rende particolare rispetto a tutti gli altri zaini da freeride in commercio è la completa apertura della parte dorsale. Questa importante soluzione tecnica permette un facilissimo e rapido accesso al vano principale dello zaino, senza dove sganciare tavola o sci se fissati dietro. Chi pratica backcountry o sci alpinismo e si è trovato almeno una volta in condizioni precarie di stabilità su di un pendio con poco spazio di manovra e deve prendere i ramponi o riporre le pelli sa a cosa mi riferisco.
Su questo zaino nulla è lasciato al caso, cinghie ed asole specifiche assicurano velocemente, bastoncini o piccozze in maniera salda.
L'accurato studio di ergonomia divide sostanzialmente lo zaino in due grandi tasche principali per l’accesso al vostro equipaggiamento. Nella prima tasca, più esterna, trovano posto la pala e la sonda e tre piccoli vani con cerniera, due dei quali traforati per indumenti bagnati.
 La tasca posteriore è invece quella più capiente, costituita da un unico ampio vano di carico, fatta eccezione per lo scomparto dedicato alla sacca di idratazione. Al momento dell’acquisto, nella tasca anteriore troverete una retina davvero molto comoda per fissare il casco allo zaino in maniera rapida e sicura.
In cima allo zaino troviamo l'ennesimo scomparto questa volta studiato per la maschera o gli occhiali da sole, il suo interno è foderato in morbido tessuto sintetico per non danneggiare le lenti.

Lateralmente lo zaino è munito di due tasche elasticizzate senza chiusura per riporvi altro materiale come ad esempio una bottiglietta d’acqua o un berretto. Tra i vari scomparti piccoli e grandi, non poteva non mancarne sulla destra della fascia lombare, uno rapidissimo taschino per riporre oggetti di piccole dimensioni come una barretta energetica o una fotocamera compatta. Sul lato opposto invece troviamo il sistema di fissaggio per agganciare i moschettoni in caso l'escursione lo necessiti. Nella parte esterna inferiore dello zaino trovano posto gli agganci per il fissaggio di 2 piccozze piccozze. Agganci che se non utilizzati possono essere nascosti nei piccoli incavi ricavati nello zaino.


Vediamo più in dettaglio lo schienale del Freeride Pro 30

Le cinghie di regolazione sugli spallacci e alle alette lombari aiutano ad ottenere una precisa regolazione dello zaino adattandolo il più possibile alla vostra schiena e alle vostre esigenze di comodità personale. Una regolazione più lenta servirà ad ottenere una maggiore areazione e libertà di movimento, stringendo lo zaino al nostro corpo avremo invece un maggiore controllo riducendone il movimento. 
Lo schienale adotta un sistema brevettato, Alpine Back System, costituito da barre stabilizzatrici ad X in alluminio denominato X-frame, che assicura flessibilità e un ottimo trasferimento dei pesi. Per stabilizzare meglio lo schienale all'interno della struttura dello zaino è incluso un materassino isolante il quale può essere anche levato manualmente. Le alette lombari adottano il sistema VariFlex, ossia alette mobili che non sono saldamente cucite sulla struttura, questo consente di seguire i movimenti più complessi dell'escursione, la stessa fascia all'occorrenza può anche essere rimossa per diminuire peso e ingombri. Il tutto si traduce in una maggiore flessibilità e comfort.
Comodo e traspirante, soprattutto nei lunghi itinerari giornalieri, lo schienale ha una buona aerazione grazie ad un sistema che incanala il calore in specifiche vie di fuga laterali.

Considerazioni finali
Diciamo subito che la corporatura ideale per questo zaino è compresa tra i 170 e 180 cm di altezza. Per chi ha una statura inferiore i 170 cm consigliamo il fratello minore il Freeride Pro 28 che va un filino meglio per chi ha un fisico più esile. Abbiamo provato per 6 mesi il Freeride pro 30 e tutti gli esperti a cui è stato affidato per il test, dal backcountry allo scialpinismo sono stati sotanzialmente colpiti per due elementi peculiari su tutto: l’ergonomia interna ed esterna e la grande solidità costruttiva.

Cosa ci è piaciuto:

  • Ottima ergonomia degli spazi interni ed esterni.
  • Grandissima resistenza (usura, tagli, abrasione).
  • Sistema di apertura dorsale.
  • Comodo anche nelle escursioni giornaliere più lunghe e impegnative.

Cosa non ci è piaciuto:

  • Il colore bianco: non dovrebbe essere contemplato per attrezzature del genere. Bello a vedersi si sporca facilmente in un uso intenso, si dovrebbe limitare solo a loghi o scritte.
  • Peso: riflette la qualità dei materiali e degli accessori che costituisco lo zaino.



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