Majella: la valorizzazione delle sue miniere
L’Agenzia del Demanio, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, la Regione Abruzzo, la Provincia di Pescara, l’Ente Parco della Majella e l’Anci Abruzzo il 30 agosto presso l'Aurum a Pescara firmano il Protocollo d’Intesa che da’ il via ad un progetto di tutela e valorizzazione coordinato, che coinvolgerà anche gli enti locali e le associazioni che operano sul territorio.
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO DELLA MAJELLA
Centinaia di gallerie sotterranee, chilometri di binari, reperti industriali storici come montacarichi, stazioni, binari: si trovano nei siti minerari dismessi che si estendono su un intero versante della Majella, nel territorio di 11 comuni abruzzesi (Abbateggio, Bolognano, Caramanico, Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Scafa, Serramonacesca, Tocco da Casauria e Turrivalignani.
Per più di cento anni, da fine ottocento, si è svolta l’attività di estrazione di roccia bituminosa e asfaltica per la produzione di manufatti e materiale da costruzione.
L'eredità di questa attività estrattiva potrà essere raccolta e valorizzata a fini turistico-ricettivi e culturali non solo attraverso percorsi di archeologia industriale, ma anche con attività di promozione del turismo lento e con progetti culturali e museali.
Il protocollo si inserisce nel progetto “Valore Paese –DIMORE” che l'Agenzia del Demanio ha avviato, in collaborazione con Invitalia, ANCI/ FPC, MiBAC, MiSE e di altri soggetti pubblici e privati interessati, per la valorizzazione di immobili pubblici di pregio storico, artistico e paesaggistico, localizzati in ambiti di interesse turistico, culturale e ambientale.
Più di recente è stato avviato il progetto CAMMINI e PERCORSI, promosso di concerto tra MIBAC, MIT, ANAS S.p.A. e Agenzia del Demanio, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed inquadrato nell’ambito del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2022, a supporto del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e del Piano Straordinario della Mobilità Turistica.
CAMMINI e PERCORSI punta alla valorizzazione di una rete di beni di proprietà dello Stato e di altri Enti pubblici, legata al tema del turismo lento, della scoperta di territori e destinazioni anche minori, attraverso mobilità dolce lungo cammini storico-religiosi: Via Francigena, Via Appia, Cammino di Francesco, Cammino di Benedetto, Regi Tratturi, Tratturi; e percorsi ciclopedonali: VenTO, Sole, Acquedotto Pugliese, Ciclopista Adriatica.