Gran Sasso: il Cimone di Santa Colomba

Itinerario trekking alla scoperta di uno dei luoghi più selvaggi del Gran Sasso, il versante orientale.

Gran Sasso: il Cimone di Santa Colomba
Vedi la traccia e le informazioni GPS dell'itinerario

Itinerario impegnativo ed abbastanza insidioso in una delle zone più wild, poco frequentate e spettacolari del Massiccio del Gran Sasso. (foto 1)

 Ricezione Vodafone:regolare lungo tutto il percorso. Difficoltà:EEA

 Il Cimone di Santa Colomba è una cima "inferiore" con esposizione est e situata sotto le cime nord dei monti Prena, Infornace e Brancastello.

Giunti nella località Piano del Fiume (tratto di strada sterrato percorribile a tutti e soggetta a pedaggio di 5€), facente parte dell'abitato di Pretara (Isola del Gran Sasso), si lascia la propria vettura nel comodo parcheggio antistante le aree attrezzate e controllato dai responsabili dell'area. Siamo a circa 850slm, è presente anche una fonte d'acqua da sfruttare eventualmente per le provvigioni per il viaggio.

 Passata la fonte, ci si dirige verso il corso d'acqua che cala direttamente dall'antistante fosso Malepasso, attraversandolo e entrando nel bosco di faggi con il sentiero che inerpicandosi fin da subito lungo un colle, mena direttamente al bivio per il punto panoramico delle cascate e al successivo punto di snodo che è l'eremo di Santa Colomba. Il sentiero non è tracciato in modo meticoloso, bisogna avere un minimo di esperienza, interpretazione del posto e aver acquisito informazioni sull'escursione; intermittenti segni rossi sugli alberi e alcuni segni giallorossi su massi (non ufficiali) scandiscono il sentiero principale. Attenzione anche a non imbrogliarsi con le molteplici diramazioni secondarie presenti lungo tutto il sentiero e fino alla chiesetta. L'unica diramazione "buona" è quella che a 5/10' dalla chiesa si dirige verso il sentiero "Enel". Ne torneremo a parlare più tardi.

 Da precisare che sulle migliori mappe online e cartacee, il sentiero 117/230 che conduce alla chiesa, è tracciato; si tratta comunque di un sentiero poco gettonato.

 Dunque seguendo il sentiero 117, arriviamo all'eremo(foto 2) di cui si hanno le prime notizie a partire dal 1200/1300 d.C., dove è presente anche una comoda area che invoglia a sfruttare il luogo come primo punto di ristoro o di pausa.Si riparte col sentiero che si dirige in direzione ovest, e che porterà, dopo pochi altri minuti di camminata, ad una croce panoramica: è l'ultimo "segno di civiltà" che incontreremo.

 Proseguendo il 117, tracciato da qui in poi su rare mappe (io ho usato la mappa Kompass, che lo tracciava) si sale fino ad uscire dal bosco in un punto in cui ci ritroveremo lungo il fianco del fossato, e, stando attendi al proprio equilibrio e alle proprie mosse, si percorre la via che tra alberi abbattuti dalle slavine e arbusti di vario tipo (foto 3 -4), ci condurrà fino ai pratoni del Fosso Malepasso. Usciti dalla vegetazione, ci troveremo ad attraversare il punto più a valle del fosso e quindi il rivolo di acqua, senza grossi problemi. Ancora visibili i segni di vernice giallorossa (ripetiamo,segnaletica non ufficiale).

 Da questo momento si potrebbe essere di fronte ad una scelta: avendo il "lucertolone" sulla ns sx, riconoscibile dai vistosi paretoni, si potrebbe optare di salire costeggiando i paretoni oppure traslare sulla destra cercando di seguire il sentiero. Per esperienza personale, consiglierei di seguire il sentiero. Continuo a sottolineare che il sentiero è da questo momento poco visibile, soprattutto se in presenza di erba alta, e anche le tracce non ufficiali talvolta sono nascoste sotto la vegetazione rigogliosa in primavera ed estate. Aiutarsi con la traccia allegata o con una mappa cartacea/online.

 Risalire il sentiero lungo il pratone erboso (foto 4) fino ad arrivare ad un masso alto circa 1,5m dove è presente l'ultimo segno giallorosso , perlomeno lungo il nostro itinerario. Da qui bisogna deviare verso il cimone che visualizziamo in direzione sud, ma abbiamo sotto di noi l'ostacolo del Fosso Malepasso da attraversare. Ostacolo perchè scendendo verso di esso, ci ritroveremmo affiancati in direzione sud da pareti elevate e non scalabili.

Seguendo la traccia allegata, abbiamo individuato un punto già segnato da rarissimi omini di pietra, in cui l'attraversamento verso il cimone è facilitato e per nulla pericoloso (foto 5,6,7).

 Arrivati ai piedi del cimone, ecco presentarsi dinanzi a noi la parete con esposizione ovest (8). Nessun segno presente, la via da seguire per la direttissima è dritta avanti a noi (9), con riferimento il canale o camino in cui dobbiamo arrivare. Sono presenti diversi passaggi di primo e secondo grado, uno forse quasi di terzo.  Aiutarsi con una fune da alpinismo. Sono presenti due cordini e un chiodo.(10-11)

 P.s. Alcune fonti parlano di un sentiero pastorale che arriva in cima e viene imboccato seguendo le pareti del lucertolone verso sx, quindi direzione nord, ma non abbiamo controllato e comunque la zona sembrava molto impervia.

In cima si gode di un bellissimo paesaggio, ma fare sempre attenzione nel muoversi, la zona è impervia.

Per riscendere, abbiamo effettuato tre cordate da 12 metri in doppia (12-13), e una volta alla base, l'attrezzatura non servirà piu per il ritorno.

Ritorno effettuato scendendo attraverso il canale del rivolo d'acqua che solca il Fosso Malepasso; attenzione, avendo effettuato l'itinerario ad agosto, il canale era asciutto e non abbiamo rischiato nulla (14-15-16), altrimenti conviene ripassare seguendo la traccia percorsa in andata.

Ad ogni modo, attraverso scendendo lungo il canale, a quota circa 1200m abbiamo incrociato il sentiero percorso in andata, nei pressi dell'attraversamento in uscita dal bosco.

 Ripreso il sentiero, scendiamo e deviamo (ATTENZIONE, LA TRACCIA E' INCLUSA DI QUESTA DEVIAZIONE FACOLTATIVA) poco sotto la chiesa, verso un vecchio sentiero attrezzato dall'enel, con il vantaggio di ammirare la zona delle cascate del ruzo. (17)

 Il ritorno prevede appunto di tornare indietro lungo lo stesso sentiero e tornare nella zona di partenza sempre dal sentiero 117/250

Scritto da: Milo Fortuna

© RIPRODUZIONE RISERVATA

  • La mappa del percorso
    L'Eremo di Santa Colomba
    Salendo lungo i detriti delle slavine
    Salendo verso il Fosso Malepasso
    Salendo lungo il ripido pratone
    Verso il Cimone di Santa Colomba
    Verso il Cimone di Santa Colomba
    Verso il Cimone di Santa Colomba
    Ai piedi del Cimone di Santa Colomba
    La traccia del percorso
    Salendo Sul Cimone di Santa Colomba
    Salendo Sul Cimone di Santa Colomba
    Salendo Sul Cimone di Santa Colomba
    Percorso di rientro
    Percorso di rientro
    Percorso di rientro
    Le spettacolari cascate

Come arrivare

Commenti (1)

  • Marco

    Marco

    27 Agosto 2018 at 17:22 | #

    Ci sono stato una volta 10 anni fa, bello l'itinerario e spettacolari e impressionanti le cascate di Ruzzo e Fossaceca

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