Corno Piccolo: la via ferrata Danesi
Itinerario sulla vetta del Corno Piccolo del Gran Sasso, salendo dalla via ferrata Danesi.
Vedi la traccia e le informazioni GPS dell'itinerarioLunghezza percorso: 11,53 Km
Dislivello complessivo: 1179 m.
Tempo impiegato: 9,51 ore con varie soste
Difficoltà: Escursionisti Esperti Attrezzati
Cartina di riferimento: Carta dei sentieri CAI “Gran Sasso Nord-Ovest“ scala 1:25000 su base IGM Ed. IL LUPO, sia cartacea sia per GPS.
Percorso auto:
Da Roma: autostrada A24 fino al casello di Assergi, poi Statale 17bis per Fonte Cerreto (stazione di partenza della funivia) e Campo Imperatore quindi, con la Statale 17bis C, fino all'Albergo (stazione di arrivo della funivia).
Da Teramo: autostrada A24 fino ad Assergi poi come sopra.
Da Pescara: Autostrada A25 per Roma fino all'uscita Bussi Popoli, quindi la SS153 in direzione dell'Aquila per 15 Km circa, fino al bivio per Ofena-Castel del Monte. Lì girare per Castel del Monte e continuare dritto.
Premessa: Tra le tante vette ufficiali over 2000 (oltre 240) dell’intero Appennino Italiano il Corno Piccolo è una delle pochissime cime riservate sia ad alpinisti e sia a escursionisti esperti attrezzati.
Per i primi, decine di vie di arrampicata di ogni grado e difficoltà permettono di scalare le enormi pareti calcaree fino alla vetta. Per i secondi, è presente una Via Normale apparentemente facile come potrebbe suggerire il nome, comunque non da sottovalutare ed è riservata anch’essa a esperti presentando passaggi di 1° e 2° grado. Oltre alla Normale sono presenti due vie ferrate tra le più affascinanti dell’Appennino Centrale, la Via Ventricini e la Ferrata Danesi.
Termino dicendo che, qualsiasi via si scelga per salire, è bene indossare il caschetto protettivo e fare anche attenzione alle previsioni atmosferiche... un percorso assolutamente da non fare in caso di tempo incerto e minacce di pioggia poiché potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
DESCRIZIONE:
La via di avvicinamento al Corno Piccolo e in maggior parte sul percorso della Via Normale per Corno Grande quindi, parcheggiata la macchina nel piazzale di Campo Imperatore, s’inizia a salire passando sulla sinistra dell’Osservatorio Astronomico. Il sentiero CAI con alcuni tornanti vi porta a un primo bivio.
A sinistra si sale per il rifugio Duca degli Abruzzi. Si devia a destra seguendo il sentiero che attraversa delicatamente i pendii della Portella fino ad arrivare sulla Sella di Monte Aquila (2335m.)
Si scende brevemente fino a un altro bivio ben segnalato, a destra si sale verso Monte Aquila e di seguito sulla Direttissima per la vetta Occidentale di Corno Grande... si devia a sinistra, si prosegue sul sentiero della via Normale costeggiando a destra la conca di Campo Pericoli e risalendo al lato opposto sulla Sella del Brecciaio dalla cui sommità s’inizia a vedere le splendide pareti del Piccolo. Si continua in moderata salita verso la Conca degli Invalidi dove, lasciando a destra il sentiero per la Normale si devia a sinistra verso il Passo Del Cannone sempre su sentiero CAI seguendo la segnalazione per il Rifugio Franchetti.
Qualche centinaio di metri traversando tra roccette e ghiaia e si arriva a un ennesimo bivio... si scende a sinistra verso la Sella dei due Corni. Troviamo subito un piccolo passaggio attrezzato con corda metallica dove è necessario proseguire con cautela poiché molto ripido e scivoloso... si scende quindi facendo attenzione e usando le mani. Superato questo punto di rocce, si seguita a scendere verso la sella su sentiero ghiaioso. Giunti alla sella si lascia a destra il sentiero che porta al Franchetti, a questo punto ben visibile, si scende a sinistra verso il Vallone dei Ginepri passando ai piedi delle famose Fiamme di Pietra tra cui spiccano il Campanile Livia e la Punta dei Due mete ambite dagli arrampicatori.
Circa 300 metri in ripida discesa e si arriva all’attacco della Ferrata Danesi. Qui consiglio di fare una piccola sosta approfittando per indossare l’imbrago.
La Via Danesi parte subito con un ripido sentiero su una scomoda ghiaia... alcuni saliscendi fanno attraversare dei canali consentendo di prendere quota fino ad arrivare alla ferrata vera e propria.
Essa si presenta inizialmente con alcune scalette verticali fissate alla roccia e poi con cavi d’acciaio posti lungo dei ripidissimi canali rocciosi... qualche passaggio in arrampicata di 2° grado e ancora scalette e cavi fino ad arrivare al famoso “buco” da attraversare. Oltrepassato quest’ultimo (senza zaino), ancora un ripido tratto tra le rocce con passaggi di 2° grado fino ad arrivare sulla cresta da dove, s’inizia a vedere la Costa Adriatica e la vetta non lontana.
Si traversa sul versante Est seguendo i bolli CAI fino a un risalto da superare ancora con un cavo metallico (a mio giudizio questo passaggio è il più difficile ed esposto), che ci consente di arrivare alla base della vetta su cui si sale sfruttando l’ultima fune metallica del percorso... siamo a quota 2655...
Dal Corno Piccolo si gode un panorama unico, il Ghiacciaio del Calderone, le tre vette del Corno Grande, unitamente al Torrione Cambi; sembrano a portata di mano... L’intera Costa Adriatica... tutte le vette Occidentali del Gran Sasso che sembrano fare da cornice allo splendido Lago di Campotosto, i Monti della Laga e tanto altro sarà ciò che potrete ammirare se la giornata sarà ideale.
Per la discesa si percorre la cresta Ovest, si scende lateralmente a destra una caratteristica e profonda spaccatura e si prosegue verso la Spalla che avrete davanti a voi. Poco prima di essa si scende a sinistra iniziando la Via Normale molto ben segnalata. Il sentiero presenta tratti ghiaiosi molto ripidi e passaggi tra rocce di 1° e 2° grado a tratti esposto. Inizialmente s’incontra un altro Buco, si potrebbe passare alla sua destra ma io l’ho ritenuto pericoloso quindi, con attenzione si scende dentro di esso e si oltrepassa comodamente. Ripide discese e brevi risalite tra le rocce consentono di attraversare, scendendo, il versante ovest del Corno Piccolo fino a tornare nel Vallone dei Ginepri sbucando circa 200 metri più a valle dell’imbocco della Danesi. Si riprende a salire verso la Sella dei due Corni e nuovamente al Passo del Cannone da dove, andando a destra, si torna nuovamente sulla Via Normale del Corno Grande, da fare a ritroso fino a tornare a Campo Imperatore.
La traccia di questo percorso la potete trovare nell’apposita rubrica del sito, mentre sulla mia pagina Facebook “the edge’s tracks” sono presenti gli album fotografici completi di questo e di molti altri percorsi in Abruzzo e limitrofi)
The edge
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